resoconto: Vezio 2010

Scusate il ritardo!

Anche quest'anno il viaggio a Vezio ci ha regalato dei momenti memorabili. È stato un bel viaggio e un bel gruppo con cui viaggiare.



Il primo giorno abbiamo raggiunto la periferia di Bologna passando dal passo della Porretta, dove abbiamo fatto una pausa pranzo a un tiro di schioppo da casa di Guccini nel giorno del suo settantesimo compleanno. Il posto (bello, in mezzo ai tornanti dell'Appenino) ce lo ha consigliato un tipo che abbiamo incontrato sulla strada a bordo della sua Moto Morini "Corsaro Veloce"

il Presidente ha subito provveduto ad una presentazione dinamica delle doti della sua Bonneville/Morgo 750 - ed è stata subito simpatia. Noi non ci pensiamo perché ci siamo abituati, ma vedere una decina di moto inglesi tutte insieme fa un certo effetto!


Dopo una mangiata a base di paste fritte e birra è stata obbligatoria la pennica all'ombra degli alberi.

La sera poi, arrivati in albergo abbiamo incontrato Claudio e cenato insieme.


La mattina del secondo giorno siamo arrivati a Borgo Panigale per visitare la Ducati, dove siamo stati accolti alla grande, con le nostre moto parcheggiate proprio lì davanti a richiamare non pochi sguardi e commenti del tutto positivi. La guida alla fabbrica è stata di ottimo livello ed è stato piacevole vedere come sia possibile avere una fabbrica assolutamente all'avanguardia pur mantenendo un'atmosfera di artigianato e di grande personalità: ci siete piaciuti! Molto interessante anche il museo, con in bella mostra tutte le moto da corsa dal principio ad oggi. Unica pecca la mancanza dei modelli di produzione "civile"... peccato.








Siamo stati raggiunti da Brigo e un suo amico e siamo partiti alla volta di Vezio. Purtroppo però dopo pochissimi chilometri la Bonneville del nostro nuovo amico ci ha abbandonato con una minacciosa fumata nera e un rumore dal profondo dei carter che non promette nulla di buono. Peccato, ma siamo certi di rivedere moto e pilota in gran forma e di nuovo in viaggio. I due hanno comunque proseguito il viaggio a bordo della Norton Atlas di Brigo e finalmente siamo giunti al San Michele, luogo di istantanea serenità e che sa sempre di casa.



La salita verso Vezio è emozionante, la strada è un budello di curve strettissime con il dirupo da una parte e la montagna dall'altra, di questo se ne è accorto il Dottore che per troppa esuberanza in curva ha rischiato di incastonarsi nella parete rocciosa, ma per fortuna se l'è cavata con la "scamosciatura" di una scarpa.


Il raduno vero e proprio gode sempre di una cornice splendida, su in cima a quella collina, in mezzo al bosco dove le moto si assopiscono sotto agli alberi e la festa va avanti fino a notte fonda.



Esaltante ritrovare gli amici come se il tempo non sia mai passato, vedere le ultime novità in fatto di vecchie moto, progetti ambiziosi che fan venire voglia di seguirli: a bordo di qualche BSA M20 andranno a Vladivostok! Ma vi rendete conto?!


Fin qui tutto bene, non ha piovuto e, a parte la Bonneville di cui sopra, sono arrivate tutte le moto. Abbiamo anche avuto il tempo di fare un po' di controlli e manutenzione ma nulla di straordinario.





Però c'è un però... sabato sera durante un allegro giretto sulle stradine tutte curve Peppe ha trinciato il mozzo posteriore della sua super-Commando. Siamo rimasti allibiti di fronte a cotanto danno, che si riconduce solo a una cosa: TOO MUCH POWER!


Ancora più impressionante è stata la capacità di Peppe (supportato dai nostri amici del posto) di riparare un danno veramente complicato usando un trapano a mano libera, una manciata di brugole e poco più, e di tornare a casa laddove molti altri si sarebbero dovuti fermare. Complimenti!



Grazie a chi ha partecipato, grazie a chi ci ha accolto e grazie alle nostre moto - Al prossimo trip!
 
Ah, dimenticavo:

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